| La traccia dell'intervista |
Per entrare in argomento…
- Ci dica 5 parole che lei può associare al termine “punizione”.
- Ci può parlare brevemente di una punizione che ricorda di avere subito?
- E lei ha mai punito qualcuno?
Dedichiamoci adesso a cosa si punisce
- Di solito si punisce un comportamento, ma quali sono le costanti dei comportamenti che vengono puniti? Quali sono gli atteggiamenti che di solito accompagnano il comportamento che si ritiene di dover punire?
- (Se non se ne è già parlato nella risposta precedente) E quale atteggiamento, invece, manca o è carente nella persona che si ritiene di dover punire?
Parliamo ora degli obiettivi della punizione
- Che cosa si prefigge di ottenere chi punisce?
- Cosa rende più probabile che la punizione ottenga l’effetto desiderato?
- La punizione può sortire a volte l’effetto contrario a quello cercato?
- Può citarmi un esempio di punizione che abbia raggiunto lo scopo?
- E quello di una punizione che lo ha mancato completamente?
Approfondiamo la relazione fra i protagonisti della punizione
- Abbiamo davanti a noi un quadro con dei personaggi, di cui qualcuno punisce e qualcuno viene punito! Quali persone e quali situazioni caratterizzano questo quadro?
- Mi può descrivere un altro “quadro tipico della punizione”?
- Quale immagine hanno l’uno dell’altro chi punisce e chi viene punito?
- Quali sentimenti, quali fantasie, vive chi punisce?
- E chi viene punito?
- (Se non se ne è parlato spontaneamente) E in particolare, quali stati d’animo prova un genitore che punisce?
- E un figlio che viene punito?
Adesso, un capitolo controverso: punizione e potere
- Che rapporto c’è fra punizione e potere?
- Con quali forme di potere è compatibile il ricorso alla punizione?
- Quali obiettivi persegue il potere con la punizione?
La pena e la Legge
- Le sembra che esistano differenze rilevanti fra “pena” e “punizione” ?
- Quali sono le finalità della pena inflitta dalla Legge?
- Di solito, vengono raggiunti gli scopi per cui la pena viene assegnata e perché?
- Possiamo parlare delle motivazioni che il giudice che condanna e gli operatori preposti all’espiazione della penavivono verso il condannato?
Le condizioni ottimali per raggiungere lo scopo
- Esiste la pena ideale?
- Quali tipi di pena e di applicazione esistono oggi nel nostro paese? E quali ritiene più utili allo scopo?
- Cosa si può fare per aumentare le probabilità che la pena raggiunga il suo scopo?
- Quali sono le condizioni teoriche ottimali per raggiungerlo?
- Cosa si può fare in concreto in questa direzione?
- Quale tipo di relazione fra operatori e condannato è più confacente al conseguimento dell’obiettivo evolutivo o rieducativo della pena?
- Una pena che punti alla rieducazione non può prescindere dalla motivazione del condannato. E allora, quali strumenti, quali condizioni ritiene che possano attivare tale motivazione”?
- A suo avviso, esistono delle alternative alla pena?
La pena nei diversi ambiti e nelle diverse culture
- Parliamo dei punti di contatto, delle analogie e delle differenze fra la punizione nel rapporto fra genitori e figli e la pena inflitta dalla legge…
- Più in particolare, gli obiettivi della pena decisa dalla Legge e quelli della punizione in famiglia hanno dei tratti in comune e/o delle differenze di rilievo?
- Le pare che possa essere di qualche utilità il confronto fra queste due realtà?
- Nel tempo, le finalità e l’attuazione della pena hanno subito dei cambiamenti?
- Lei è a conoscenza di altre società dove gli obiettivi e l’attuazione della pena siano significativamente diversi che da noi?
E per concludere…
- Mi sa dire qualcosa sulla punizione o sulla pena che faccia ridere?