| Immagini sulla punizione |
Quali immagini, dialoghi, ricordi, suggestioni evoca in ognuno il concetto di punizione?
- La maestra che obbliga il bambino a scrivere cento volte alla lavagna che è stato cattivo perché non ha fatto i compiti.
- Un momento di un cammino di progressione e crescita; un momento per fermarsi a riflettere e pensare. Ma andrebbe inteso così altrimenti la punizione porta al rancore.
- Punizione, parola che chiude il cerchio del rancore.
- Posso vederla in due modi: a) punizione come conseguenza di un mio comportamento non consono alle regole etiche e legali. Se la vivo così, posso scegliere consapevolmente di accettarla e utilizzarla per riflettere e crescere; b) punizione come abuso e quindi “non giusta”. Se la vivo in quest’altro modo, la mia reazione si ritorce contro me stesso perché non mi permette di superare l’errore che mi ha causato la punizione.
- Un cane chiuso in un canile.
- Punizione: un equilibrio tra spinte contrarie? Il punto interrogativo si comprenderà o rimarrà ignoto per sempre a seconda dell’efficacia della punizione sul soggetto verso cui si rivolge.
- Esercizio di un potere di repressione e di condanna.
- Punizione: il non potere vedere i miei figli quando desidero.
- Mia mamma che non mi parla.
- “Non è giusto, me lo avevi promesso! Allora ti frego quando non te ne accorgi!”
- Per me le punizioni non dovrebbero esistere, specialmente verso i bambini; qualsiasi altro sistema di aiuto va bene ma non deve essere punitivo.
- Un uomo che non può mai chiudere gli occhi ed è obbligato a vedere.
- Sottomissione. Giusta causa.
- Deterrente. Misura della gravità. Conseguenza di qualcosa di sbagliato.
- Una persona che mi fa la voce grossa sgridandomi per qualcosa che devo fare mentre io piango a testa bassa.
- Carcere. Con che diritto si decide in quale misura punire?
- Reazione concreta in conseguenza di un fatto. Una macchina con le ganasce.
- “Chiara, non andare a cavallo”. Privazione della cosa a cui tieni di più.
- Gli occhi giudicanti di mia madre.
- La punizione è un dito alzato in modo minaccioso. E’ la decisione di qualcun altro su di te a causa di qualcosa non fatto. E’ l’imposizione di qualcuno.
- Preferisco subire una punizione che suscitare rancore (nei miei confronti).
- Non fermo e immobile ma pietrificato e ossificato.
- Repressione della persona privata delle sue necessità primarie (affetti, diritti, dignità, libertà).
- Secondo me è giusto punire chi sbaglia, ovviamente la punizione va data in proporzione alla gravità dell’atto commesso.
- Punizione: l’accetto per poi rifarmi e punire altrettanto.
- Un padre imbronciato, il figlio in un angolo.
- Verso di me: tutte le volte che ho chiesto qualcosa a chi sapevo non poteva darmelo; tutte le volte che ho comprato qualcosa di cui non avevo bisogno. Verso tutti: la morte o, se vogliamo, la vita.
- Multa. Effetto, conseguenza di un errore che viene riconosciuto, un abuso manifesto; può essere assegnata da superiori o da se stessi.
- E’ un tentativo/strumento per fare comprendere ad una persona i suoi sbagli, un suo comportamento scorretto nei confronti di cose o persone.
- Una persona da sola in una stanza vuota mentre fuori gli altri si divertono.
- Punizione: correzione psicologica e corporale in conseguenza di uno sbaglio fatto affinché non venga più commesso.
- Misura di carattere rieducativo in risposta ad un comportamento che si discosta da un codice comportamentale predisposto, e allo stesso tempo strumento di difesa e di “vendetta” da parte di chi punisce per segnare una netta distinzione tra trasgressori e non.