Spazio per chiedere

Livia Nascimben

06-11-2004  

Quando me ne sono andata ero nera dalla rabbia: è mai possibile che non ti sia accorto che avevo bisogno di te ma non osavo chiedertelo? Quando alzavi la voce mi facevi paura, e se mi prendevi in giro, ci rimanevo male. La tua opinione per me è sempre stata importante, avevo bisogno di sentirmi alla tua altezza. Forse non te ne sei accorto, ma di fronte a te mi sentivo inadeguata. Col tempo ho avuto sempre più paura a mostrarmi insicura ai tuoi occhi, non volevo sbagliare di fronte a te.

Ho creduto di essere capace di cavarmela da sola, di non avere bisogno del tuo aiuto, in fondo anche tu mi dicevi che ormai avevo l’età per votare e scegliere della mia vita. Ma, sappi, me ne sono andata ancor prima di uscire di casa.

Non ti ho più chiesto niente, ma da allora ho smesso di chiedermi chi fossi e cosa desiderassi. Ho incontrato diverse persone ma ho sempre fatto fatica a chiedere. A basso prezzo ho trovato pronte delle risposte e senza nemmeno fare domande. Cercavo qualcosa ma senza le domande non avevo orientamento, non sapevo in quale direzione stessi andando e dove volessi arrivare.

Sono tornata a casa, temevo un tuo rifiuto, tu invece mi hai aperto le braccia, ma non avrò pace fino a quando non troverò la forza di chiederti chi sono io per te. La mia rabbia non si è estinta, ma non ha più senso continuare a negare che ho bisogno di te.