Le sgommate e il rosmarino

Gualtiero Leoni

16-09-2009  

Come posso parlare del rosmarino, una pianta così semplice e spontanea, in un contesto così freddo e poco accogliente?

Abituato a correre, senza avvertire nient’altro che l’odore delle sgommate sull’asfalto, oggi di quel rosmarino sento l’odore, un profumo di antico, di domestico e soprattutto di insieme.

Vorrei capire come mai lo sento proprio oggi, mentre percorro una strada per me insolita, piena di divieti, rotonde, di semafori e di attese di cui non riesco nemmeno a intravedere la fine, e tuttavia non priva di arrivi.

Penso che ognuno di noi abbia dentro di sé il profumo del rosmarino, deve solo dargli la possibilità di espandersi, di aprire quelle nicchie in cui è rinchiuso, di togliere a poco a poco quella crosta che si era formata per la polvere sollevata dalle improvvise accelerazioni e dalle brusche frenate.