Esserci |
Bruno Turci | 16-09-2009 |
Ci sono angoli scuri nei quali, inconsapevolmente, custodiamo dolori e resti di un tempo lontano. E’ un modo di proteggerci da quegli accadimenti da cui non siamo stati mai capaci di difenderci … forse perché si tratta di qualcosa da cui sappiamo solo fuggire… forse perché a volte non è possibile fare altrimenti.
Quelle nicchie rimangono sempre lì, con i loro segreti ci tengono distanti dalla realtà, distanti dagli altri e dalla coscienza di noi stessi; stranamente ci tengono ancorati ai retaggi dolorosi dai quali vorremmo fuggire. Liberare una nicchia permette di sciogliere i nodi di quelle magiche energie di cui ci siamo privati, permette a una luce impertinente di illuminare gli angoli bui in cui ci eravamo persi.
Gli uomini fortunati, fra quelli che ci provano, possono incontrare un’emozione così forte da sciogliere la crosta di ghiaccio che copre una vecchia nicchia dimenticata e liberarla dal male oscuro di cui l’avevamo riempita.
La settimna scorsa Gualtiero diceva che bisogna esserci. La chiave magica per liberare una nicchia è proprio ESSERCI.