Perché si dimentica

Rosario Giugliano

29-11-2009  

Perché ci si ricorda solo del dolore causato ai propri familiari e non ci si ricorda mai degli altri?

A parte gli innocenti (che ci sono), a mio parere è per rimuovere le proprie responsabilità, perché ricordarsi degli altri è come dichiararsi colpevoli. Perciò è un modo per salvaguardare se stessi.

Ottenere un atteggiamento diverso è possibile, ma escludo che lo scopo possa essere raggiunto solo attraverso la pena. Così facendo si ottiene quasi sempre l’effetto contrario, perché più l’Istituzione ti punisce più scatta la sindrome della vittima perseguitata dal sistema, e questo fa sì che, non solo non avrò nessun tipo di sensibilità nei riguardi degli altri, ma continuerò a giustificare i miei reati.

Ecco perché è fondamentale creare delle alternative alla cultura della punizione. Sarebbe opportuno ampliare i momenti di confronto per aiutare il reo a riflettere per innescare l’emozione della crescita e l’eccitazione di accedere a nuovi orizzonti.