Le mie rughe |
Domenico Branca | 07-10-2009 |
Le mie rughe non sono i segni del tempo che passa, ma di giorni, mesi, anni che non torneranno mai più indietro. Eventi, emozioni, ricorrenze che non ho vissuto e di cui non conosco il sapore.
La convivenza con questo mondo, inevitabilmente, ti porta a creare a tua protezione una maschera, una crosta, uno scudo, quindi ad assumere modi di essere, apparire, pensare diversi da quelli realmente rinchiusi dentro il proprio “riccio”.
Ognuno di noi ha un modo tutto suo di metabolizzare e custodire le proprie esperienze. C'è un posto nel profondo del nostro essere, dove sono racchiuse le circostanze più intime e i segreti più inespugnabili. Non so se per inerzia o per difesa, ma quello che ho nel profondo tendo a tenerlo solo per me e per gli affetti a me cari.
Sono cosciente di tutto ciò e sono convinto che, se ognuno di noi facesse schiudere il riccio che c'è in lui, apparirebbe agli occhi del prossimo sicuramente migliore di come lo si vede o lo si interpreta.