La torta

Marta Sala

09-04-2005  

Che sapore quella torta!  C’era voluto tutto il pomeriggio a prepararla. Eravamo andati al supermercato a comprare farina, uova, lievito, latte e mele. Lo zucchero e il pizzico di sale erano già a casa ad aspettarci. Avevamo preparato la teglia in modo che fosse facile togliere la torta una volta cotta ed avevamo cominciato ad impastare.

Prima mescolare la farina con il lievito, lo zucchero e il pizzico di sale

per evitare che la farina con gli ingredienti liquidi crei grumi difficili da togliere una volta formati.

Poi aggiungere le uova

Non troppe né troppo poche, giuste insomma, per rendere la torta gustosa ma non troppo pesante.

Versare un pò di latte.

Guardiamo il nostro impasto: è troppo duro, così aggiungiamo altro latte. Se fosse stato liquido avremmo setacciato ancora un pò di farina, ma invece era duro, occorreva un po’ di latte ancora!

Aggiungere le mele sbucciate e tagliate a pezzetti.

Ne abbiamo messe un po’ di più rispetto a quelle segnate dalla ricetta perché l’ultima volta che l’avevamo fatta ci sembrava carente proprio di quello che è l’ingrediente principale.

Accendere il forno e attendere che arrivi alla temperatura giusta.

Infornare prima del raggiungimento della temperatura voleva dire rendere inutile tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Una volta infornata, si deve aspettare il tempo necessario alla cottura. Non di meno se no rimane cruda. Non di più altrimenti si brucia.

Quante regole da seguire per una semplice torta! Quanti “tempi giusti” da attendere e quante “dosi” da rispettare. Però che soddisfazione gustarsi una fetta di quella delizia a fine cena!

Le mele in più le davano una morbidezza piacevole al palato e la rendevano ancor più buona. Avevamo fatto bene a scegliere di aggiungerle!

Era così buona che ce ne mangiammo una seconda fetta; in fondo avevamo lavorato tutto il pomeriggio, ce la meritavamo. E ne avanzò abbastanza per la colazione della mattina dopo.

Che differenza rispetto a ingurgitarmi una crostata comprata già pronta e poi correre in bagno a vomitarla.