La poesia

Michele Romano

23-10-2003  

La poesia è l’esternazione di ciò che uno sente: uno stato d’animo di gioia, d’amore, di delusione, di rabbia, di felicità. Non bisogna essere necessariamente colti o laureati per esprimere un concetto, basta dare spazio all’immaginazione, descrivendo un tramonto, le onde del mare, i profumi della montagna, una delusione amorosa, specie in un momento di restrizione.

Ho realizzato la maggior parte dei miei scritti nei momenti di sofferenza, quando vedevo con chiarezza i bei momenti passati assieme alla persona amata che, a causa della mia cecità, non apprezzavo. Solo ora mi accorgo della mia stupidità; avevo quello che cercavo e non me ne rendevo conto; tornando con la memoria al passato apprezzo ciò che ho, realizzo di aver girato in tondo, ritornando sempre al punto di partenza. Cercavo la cocaina, mentre correvo dietro a immagini di donne e personaggi dello spettacolo.

Torno sui miei passi, deluso, ma nello stesso tempo felice di avere già quello che cercavo. Questo è stato quello che mi ha portato ad esternare quello che ho dentro, ad esprimere i sentimenti con parole e forme diverse da come faccio di solito.

Mi sono meravigliato della ricchezza dei sentimenti che una persona può trovare dentro di sé.