Le emozioni che questo scritto mi ha suscitato sono molte, ma in particolare mi sono sentita avvolta dalla tenerezza:
tenerezza per un bambino che prova per il padre sentimenti ambivalenti: di ammirazione e di paura, sentimenti comuni all’infanzia di tutti noi;
tenerezza per un bambino indifeso, che reagisce alle sue fantasie facendo la pipi nel letto;
tenerezza per l’ultimo disperato gesto con cui il bambino attacca nell’orologio il simbolo che ha sprigionato tante ansie;
tenerezza per un padre e un figlio che riescono a comunicare di volersi bene attraverso le vicende di un orologio;
tenerezza per l’uomo che ha scritto questo racconto, che forse ha ancora sentimenti ambivalenti verso il padre, ma che lascia trasparire l’ammirazione che ha per lui attraverso le parole che gli mette in bocca;
tenerezza per un uomo che ha aperto il cuore e si è fatto vedere bambino.