Coltivare la volontà |
Cesare Zubani | 16-09-2009 |
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Il mio nome è Zubani Cesare e il mio progetto, una volta finita la pena, è tornare a Brescia vicino ai miei familiari. Credo che solo un contatto sincero e costante con loro mi potrà aiutare a stare lontano dalla droga; in questo momento, per il mio stato psicofisico, mi sento molto debole sotto quell'aspetto. Vorrei credere e spero che il loro supporto affettivo potrà aiutarmi a superare quei momenti che sicuramente ritroverò, quando sarà difficile andare avanti e avrò l'impulso a rifugiarmi nell'eroina. Vorrei trovarmi un appartamentino, qualche ora di lavoro (essendo invalido civile) e cercare di costruirmi qualcosa. Mi piacerebbe portare a vivere con me mia madre, che oggi si trova in una clinica perché colpita da un aneurisma. Quando mi arrivano delle sue fotografie mi fa pena e tenerezza e io vorrei tanto fare qualcosa per lei, portarla via da quel luogo e tornare a vivere insieme. Spero di trovare la forza morale per coltivare questa volontà, per trovarmi all'altezza e sentirmi in grado, quando giungerà il momento, di non perdere di vista questo piccolo progetto che sarebbe per me fonte di soddisfazione e di salvezza. Vorrei trovarmi una compagna per condividere la vita e, cosa non secondaria, strapparmi da questa solitudine.
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