Il mio nome il mio progetto |
Giuseppe Liuni | 29-09-2009 |
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Chi di noi non ha un progetto, giusto o sbagliato che sia? Io fino ad oggi avevo un progetto che mettevo come primo obiettivo: il potere. Adesso, che ho posato i piedi per terra e sono rientrato nella dimensione reale, il mio progetto è molto più semplice ma molto più importante. Per far sì che si realizzi ci vogliono delle fondamenta molto solide; una di queste sono le persone a noi care che ci aiutano e ci danno la forza per riuscire. Il mio lavoro poi me lo permette e sono convinto che basta aggiungere altri pilastri come l’umiltà e la determinazione, la riflessione sul nostro passato e molta volontà. Voglio pensare di lasciare qualcosa di cui i miei cari possano andare fieri. Voglio lasciare qualcosa per cui si possa dire “questo l’ha fatto il mio papà o il mio nonno”, non importa quanto grande sia o quanto si ricavi economicamente, basta fare una vita dignitosa, lasciare qualcosa di cui andare fieri, per dimostrare prima di tutto a me e poi a chi ha fiducia in me che ce l’ho fatta. E’ una grande scommessa con me stesso, ma con delle buone basi e dei pilastri forti niente è impossibile e allora forza Giuseppe Liuni, metti in atto quello che pensi, non lasciare che siano solo parole o promesse fatte solo perché ti trovi rinchiuso. Ritrova i profumi delle piccole cose che hai dimenticato. Combatti per quei valori che i tuoi genitori ti hanno insegnato e che tu hai calpestato solo per arrivare ai tuoi scopi senza sacrifici e fregandotene di tutti e tutto ma che poi nulla ti hanno dato, solo carcere e sofferenza.
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