Martedì giorno delle emozioni |
Dott.ssa Karen Papazian (SERT Bollate) | 04-11-2009 |
Tensione, empatia, imbarazzo, rabbia, energia, pathos, catarsi. Ecco ciò che viviamo nel gruppo del martedì. Finalmente ci concediamo il lusso di provare queste emozioni, di riconoscere che le stiamo vivendo, cosa che durante un colloquio “strutturato” di routine abbiamo da tempo accantonato. La stanza, che straripa di innumerevoli film drammatici, romantici, di spionaggio, dopo ogni martedì si arricchisce di nuove storie, nuove vite, nuovi colori.
Nel gruppo le persone non hanno bisogno di apparire diverse da come si sentono, ma ci concedono di entrare nelle loro vite vissute davvero, accogliendoci con spontaneità. Mettiamo in comune la stessa adrenalina, rabbia, tensione emotiva e ci permettiamo di condividere quelle emozioni che fanno parte di tutti noi.
Ci siamo accorte che al termine di ogni gruppo, quando usciamo da queste mura, la nostra mente continua a muoversi sull’onda delle parole e delle idee nate e vissute durante il gruppo. Salendo in macchina, invece di “staccare” dal lavoro quotidiano, continuiamo a viverle involontariamente, nonostante la stanchezza della giornata di lavoro. Così, come quando dopo la visione di un film coinvolgente e appassionante ci si addormenta con le immagini e la musica nella testa, anche dopo il gruppo del martedì le emozioni ci accompagnano sulla strada del ritorno.
Un soffio di vitalità, di sinergie, ha fatto riaffiorare e rifiorire i colori di questo lavoro basato sull’impegno a sentire e a costruire con l’altro.