Faccia chi può |
Mario Di Domenico |
09-07-2007 |
Dal risultato positivo ottenuto al convegno in tribunale è opportuno che le parole restituite al gruppo della trasgressione da parte delle figure istituzionali debbano concretizzarsi in azioni; ciò vuoi dire che, nel rispetto delle regole che sono a tutela della sicurezza all'interno del carcere, è importante aprire un dialogo per arricchire le possibilità di reinserimento e rieducazione e, soprattutto, costruire alternative alla detenzione passiva e oziosa.
Penso questo sia lo scopo del gruppo. Per fare questo è necessario cominciare a piccoli passi per evitare di trovarsi di fronte a un altro muro più alto di quelli che ci circondano.
Dopo avere ascoltato varie proposte dai componenti del gruppo, riassumo quelle che mi sembrano le più utili e urgenti: