La vita e i desideri

Rossella Dolce

10-12-2004  

Oggi più del solito sento che è dura per me rimanere sempre la stessa persona, portare avanti tutto quello che solitamente tengo in piedi, facendo finta che nulla in me sia cambiato. E' doloroso accorgersi che quello che si vuole non c’entra nulla con quello che normalmente si fa.

Ecco, non è possibile che sia così, mi dico: deve esserci una logica per forza, o almeno una continuità tra le cose, se quello che ho fatto l’ho fatto con sincerità. Ma allora cos’è che mi fa sentire che ormai io, qui, sto sprecando tempo? Perdita di interesse? Di passione? La colpa è mia o degli altri? C’è una colpa? Sono stanca, voglio solo smettere di pensare e parto così, sperando nell’illuminazione.

Sono in vacanza finalmente, in un posto che nemmeno in sogno sarebbe più bello. E’ notte, finalmente sono rilassata come da tanto non riuscivo ad essere. Dopo il bagno dell’una di notte mi sono appena rivestita e ora mi sdraio sulla riva: ho i capelli bagnati e freddi, la faccia abbronzata e calda, sento che i vestiti cominciano a riscaldarmi e ho anche chi mi tiene la mano e parla piano. Respiro a fondo, butto la testa indietro a guardare le stelle e mi ricordo che oggi, 11 agosto, cadono ancora. Che faccio? Chiedo a loro? Ma in fondo io oggi cosa mai posso chiedere? Vorrei solo restare qui, restarci sul serio e fare finta che nessuno possa avere qualcosa in contrario, vorrei potere spostare la mia vita, cambiarla senza perdere nulla.

 

Notte stellata, Van Gogh

 

Invece torno, seguo io la mia vita, cerco poesia qua e là in una musica, un bicchiere di vino, un coltello, un bacio… il tempo passa e la mia inquietudine gradualmente si placa.

Spesso ho allontanato le mie ansie rifugiandomi nella mia immaginazione; oggi però non riesco e non voglio immaginare in maniera gloriosa quello che mi aspetta. Preferisco ripensare ai progetti e agli ultimi traguardi da tagliare, alle relazioni che ho costruito, insomma ai miei ultimi tre anni.

Li faccio scorrere nella mente e così scopro che i sentimenti più forti in me sono la soddisfazione e la fiducia che vivo nel guardare ciò che ho fatto negli ultimi tempi e nel desiderio di mettermi ancora alla prova. Guardandomi attorno, riconosco la mia vita nelle persone e nelle cose che abbiamo fatto e messo insieme.

Certo non ho trasformato in realtà tutte le immagini che ho nella mia mente: la casa con il letto soppalcato non me la posso permettere, non ho un giardino per il dalmata, nemmeno un lavoro preciso e non sono cintura nera di viet vo dao.

In ogni caso guardo il mio letto incastrato tra parete e armadio, il mio cagnolino di peluche che si chiama “Alloro” in onore della mia laurea e il mio programma per il prossimo esame di arti marziali e sono molto più soddisfatta nel sentire che nei prossimi mesi e anni riuscirò a cambiarli lavorandoci sopra come ho iniziato a fare.

È dunque vero, non ho niente da chiedere perché, in una strana forma di serena e gratificante assurdità, la mia vita ha superato i miei sogni.