Il giro corto e il giro lungo |
Angelo Aparo | 23-07-2005 |
Ciao dottore, non ti chiedo come va perchè ho bisogno di sentirmelo chiedere io, ovviamente rispondo "male, abbastanza male". Devo a tutti i costi riprendere il controllo, perchè altrimenti in questo modo finisce tutto a puttana. Ho riprovato una sensazione che non avevo ormai da anni... cammino fra la gente e mi sento come un diavolo travestito da angelo, loro mi sorridono. Sto male, ho paura. Merda! Che situazione di merda! Ciao dottore, buona notte.
Ciao, sono appena rientrato. Stasera sono andato a trovare due amici che fanno musica. Ci siamo incontrati per provare a fare delle canzoni partendo da alcuni scritti del gruppo. Dopo aver presentato ai due amici il gruppo, cosa facciamo e come lo facciamo, ho proposto loro un concetto, un tema che potrebbe costituire il leit motiv di un disco e cioè, in sintesi, il giro lungo è più interessante del giro corto. Che vuol dire? Io provo a dirtelo in breve; tu puoi provare a verificare se ti tornano i conti, cioè se il discorso che ti propongo ti sembra che stia in piedi. Tutti noi cerchiamo delle gratificazioni; qualcuno le cerca facendo bene, qualcuno facendo male a se stesso e agli altri, ma tutti cercando qualche forma di gratificazione, anche le persone più schiettamente generose. C'è una gratificazione che si trova facendo il giro corto e ce n'è una che si trova facendo il giro lungo:
Io immagino che se uno impara a fare il giro lungo, cioè a fruire e godere della grande quantità di cose che si incontrano sul giro lungo, può scegliere con maggiore cognizione di causa quale giro gli piace di più. Forse tu il guadagno del giro lungo non lo conosci ancora. Sospetto che tu sappia che ci sono persone che fanno il giro lungo, ma non sai bene che tipo di gratificazione provano e forse temi che questa gratificazione non sia alla tua portata. Ciao |