Il ghiaccio e il maestro

 

Beppe Onida

07-06-2008
 

Compiacimento, abbandono, accettazione, cambiamento.

Non potrò mai tenere nella mano un fiocco di neve, si scioglierebbe. Ma potrò ammirarne la bellezza, la perfezione e anche la durezza dei suoi spigoli di ghiaccio affilati.

Sarebbe troppo faticoso, per non dire impossibile, tentare di prenderlo, però è così bello che già il solo sapere che esiste mi fa stare bene e osservarlo mi sta insegnando a non correre, a mettere un piede davanti all’altro piano piano, stando attento a non scivolare, a non inciampare.

Silvia, ti vuoi smuovere o no?

Lascia sciogliere il fiocco di neve. Sciogliendosi ti ritroverai con una gocciolina d’acqua e se la esponi al sole evaporerà. E con la giusta luce, dentro una piccola goccia c’è un arcobaleno stupendo.

 

Foto di Livia Nascimben - La storia di un cubetto di ghiaccio

 

Sono stato troppo maestro? Ho provato ancora una volta a nascondermi dietro i miei insegnamenti? Parlano le aspirazioni dell'insegnante dietro il quale mi nascondo o quelle della persona che cerca?

Non sono ancora capace di stabilire quando faccio più l'una o l'altra cosa. Sto imparando? Certo vorrei, sì lo voglio, ma non devo correre, avanti un fotogramma alla volta.