Marta Sala | 27-04-2007 |
Buongiorno signori cari!
Uscendo da casa "dei miei" mi sono commossa.. non pensavo che il salutarli mi avrebbe fatto questo effetto. Ho trattenuto le lacrime fino alla chiusura della porta, poi sono scoppiata. Poveretto, Andrea s'è dovuto sorbire il mio annacquamento.
Aspettavo questo momento da due anni. Inizialmente era più la necessità di fuggire, poi pian piano s'è trasformata in voglia di intraprendere un cammino diverso, più adulto. Eppure ieri mi sentivo piccola, triste e sbigottita. Contemporaneamente ero serena e curiosa, ma le lacrime continuavano a scendere. Ieri sera ho un po’ lasciato tra quelle quattro mura il mio essere bambina. Ho poi aperto un'altra porta che mi intimorisce un po’, nonostante mi incuriosisca e mi renda felice.
Ora dovrò imparare a far crescere altre piccole cose: la mia responsabilità verso un persona che a breve diventerà mio marito, quella verso una casa che va costruita in due, la responsabilità verso un fagotto che per ora non ha bisogno di spiegazioni e che pare faccia tutto da solo, ma che tra poco mi renderà mamma… e io non so ancora come si fa.
Insomma cresco, come la mia pancia. (non che prima non crescesse, a dir la verità! Ma non c'era l'astronauta!). Ci ho messo un po’ ad addormentarmi, complice un mal di gola che non mi molla. Ho sudato come un porcosauro all'ingrasso e quando mi sono alzata potevo strizzare la maglia del pigiama e cuocerci la pastasciutta! Tutta colpa di Andrea che ha freddo e mi tocca dormire col piumone pesante!
Intanto ho il piacere di comunicarvi il mio nuovo indirizzo e-mail è marta1981@tiscali.it.
Un bacio!
Marta e l'astronauta