Otorinolaringologia |
Angelo Aparo | 6-03-2010 |
Come mai la voce seduttiva del potere materiale e quella autoritaria delle quali parla il sig. Gadaleta, pur essendo diverse, riescono ad allearsi e a distoglierci dalla voce di chi ci chiede di esserci?
Perché si diventa così facilmente sordi verso la voce dei figli e dei giovani che chiedono agli adulti di esserci, nonostante, dall'altra parte, tanto le nostre aspirazioni più intime quanto la Costituzione ci invitano ad ascoltarla?
Come mai fra due voci, apparentemente distanti (da un lato, quella infantile del "voglio tutto e subito", dall'altro, quella dell'autorità istituzionale), si viene a creare un'alleanza capace di farci abdicare alle funzioni che ovunque vengono declamate come quelle più importanti, quelle che caratterizzano il ruolo di padre, il ruolo di cittadino?