Non ho pianto madre, quando come un’esile candela ti stavi consumando. Ero lontano. Non ho pianto madre, quando pronunciando il mio nome hai abbracciato per l’ultimo istante la vita. Ero lontano. Non ho pianto madre, quando ho potuto posare un fiore sulla tua ultima ed eterna dimora. Non ci credevo. Ricordo tutt’oggi i tuoi capelli argentati quando tra la folla da lontano, io bambino ti riconoscevo, e abbracciandoti mi beavo del tuo particolare profumo. Ogni tanto penso di scriverti una lettera, con parole che non ti ho mai detto, ma non so dove mandarle. Mi affido a quelle parole guardando la stella più luminosa del firmamento con la speranza che sia tu. Non piango madre. Attendo sempre una tua risposta. |