Forte di Fenestrelle | |
Alessio Ferraro | 14-07-2007 |
Forte di Fenestrelle, 14 Luglio 2007 Ciao papà Una sera di un paio di anni fa, rientrando a casa per cenare con voi, ti ho trovato seduto su un muretto dell'orto, quello vicino alla cuccia di Dick. Avevi la testa tra le mani e guardavi il tramonto. Sono rimasto in silenzio qualche minuto, a guardarti. Ogni tanto scuotevi il capo, emettevi un sospiro; allora, dopo averti osservato, ti ero venuto incontro facendo finta di niente e ti avevo parlato di quelle cose che si dicono così, per discutere un po' di tutto e di niente, ma dentro mi sentivo un nodo in gola. Quando sono rientrato in casa, quella sera, ho scritto di getto una lettera, che trovi qua; risale a quel momento, ma potrei dirti le stesse cose ora, come potrei dirtele sempre, e oggi che le cose vanno bene e che il futuro sembra volerci regalare qualche prospettiva di felicità te la voglio far leggere. E' questo il mio regalo per il tuo compleanno, è un regalo che non costa nulla, ma ci sono volute le nostre vite per raggiungerlo. E il premio è passare insieme i giorni futuri ricordandoci di questo momento, che è tutto per noi. Alessio
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Quiliano, 14 Novembre 2006 Giovane vecchio padre, non posso rimanere immobile all'immagine di te, seduto sul muretto della tua casa, che guardi il tramonto del giorno, e forse pensi al tramonto della tua vita. E allora mi permetto di entrare nei tuoi pensieri di lupo solitario, e di tracciare io per te un bilancio che forse non riesci vedere con la dovuta lucidità. Sei un uomo senza macchia hai fatto tutto: hai vinto l'eredità dei tuo genitori senza commettere i loro stessi errori; lasci quello che hai costruito nell'unico modo di preservare la propria vita: tuo figlio; hai accettato i miei errori aspettando pazientemente la mia maturazione; mi hai dato tutto: affetto, benessere, amore; sei stato autoritario quando serviva, qualche volta anche quando non serviva; pur senza capirmi fino in fondo, alla fine mi hai sempre perdonato, come un buon padre deve fare; non mi hai mai tradito, e io non lo farò mai nei tuoi confronti e nella tua memoria. Hai realizzato te stesso oltre ogni limite, e in questo ho cercato di somigliarti pur senza riuscirci appieno, ma sufficientemente per ottenere il tuo rispetto. Oggi siamo qui, a parlarci direttamente, pur con qualche imbarazzo negli occhi, perchè ci separa una generazione, ma con la complicità di un percorso da compiere finalmente comune, nel momento del passaggio del testimone, con la fortuna di poterlo fare quando tu puoi fermarti a correre con me, certo che la mia corsa sarà la prosecuzione della tua. Se cerchi un modo per vivere per sempre, lo hai trovato: è attraverso di me che avverrà, perché ho raccolto i tuoi insegnamenti, e un po' dei tuoi difetti. Per tutto questo e per mille altre cose, grazie: so che mi hai dato tutto, e che io non ho fatto molte cose per te. Sii sereno e continua a godere della vita come ti ho sempre visto fare: pochi hanno la fortuna, come te, di potersi guardare alle spalle senza rimpianti. Con affetto, tuo figlio |