La morte del cigno - Presentazione |
Angelo Aparo |
15-01-2012 |
La giornata inizia con la performance dell’attore comico Renato Converso, un monologo esilarante che illustra la vitalità del suo cigno e la pervicacia del suo ballerino nel rimanere in scena ben oltre i limiti della parte per cui è stato scritturato. Seguono le considerazioni del Gruppo della Trasgressione sul tema. Una tavola rotonda cui partecipano membri del gruppo provenienti dalle tre carceri milanesi e alcune autorità istituzionali.
La morte del cigno è un’occasione divertente per riflettere su temi complessi. Abbiamo un cigno che non vuole morire e un uomo che non vuole uscire di scena; la vitalità di chi non si arrende e l’arroganza di chi pretende. Da piccoli il territorio tra i due campi non ha un confine, da una certa età in poi è importante imparare a orientare il proprio bisogno di essere riconosciuti e i sistemi cui si ricorre per raggiungere l’obiettivo.
Quando il riconoscimento non giunge dalla guida, lo si cerca nella banda, nel facile appagamento della droga. Quando l’adolescente teme di non potere accedere a un futuro da adulto, quando non si sente atteso e sostenuto dalle sue guide naturali e dalle autorità istituzionali lungo il divenire della propria identità, può accadere facilmente che il desiderio di conferme si degradi fino a trasformarsi in uno dei tanti surrogati che abbondano sulla via della seduzione: la bulimia di potere, di soldi, di oggetti da consumare e di esperienze eccitanti con cui riempire i propri buchi.
Con la contaminazione fra spettacolo e convegno intendiamo esplorare risorse e metodi possibili per la rieducazione del condannato e per la prevenzione di quei disagi adolescenziali che portano a droga e bullismo. Destinatari ideali della giornata sono dunque docenti, dirigenti e operatori che lavorano nei settori scolastico e penitenziario.
Stiamo attualmente concordando con diversi istituti scolastici le date del 2012 per altri incontri su “La morte del cigno” con il Gruppo della Trasgressione nelle sedi scolastiche e all’interno dei 3 istituti di San Vittore, Opera e Bollate. Chi ha piacere di proporre un proprio contributo sul tema può inviarlo via mail al Gruppo della Trasgressione.