U megghiu

Santo Galeano

 

23-11-2011

C’era una volta una carovana di attori che veniva da lontano, non si sa da dove, ma erano in città. Tutti impazzivano per avere i biglietti e vedere questo famoso spettacolo, ma non si trovavano.

Un grande attore si fece male e il regista ebbe la bella idea di fare delle audizioni per trovare un rimpiazzo. Fece dare l’annuncio alle radio ed espose i manifesti in città per cercarlo. La parte era piccola ma importante, come tutte le scene di uno spettacolo. Il regista trovò un comico di città, che però non si volle accontentare e fece di testa sua. Così cominciò tutto:

 

REGISTA Avanti il prossimo!
COMICO Iu… vegnu iu, spustativi eni u me tunnu.
Tocca a me, fatevi da parte, è il mio turno
REGISTA Fammi vedere cosa sai fare!
COMICO  Sacciu fari tuttu e sugnu bravu, recitu tuttu, iu sugnu…u megghiu
So fare tutto e sono bravo. Posso recitare tutto, sono il migliore
REGISTA Il solito attore che si vanta?
COMICO No, no. Ora vu fazzu avviriri, recitu chidduu ca voli vossia, basta ca mi rici chiddu ca aiu affari e u fazzu.
No, adesso potrete vedere di persona. Recito qualsiasi cosa vogliate. Ditemi ciò che devo fare e lo faccio.

   

Risero tutti all’audizione del comico, con quell’aria goffa e superba e il dialetto che aveva … ma era lui, era il suo essere vero… che attirava. Ci furono tante prove per raggiungere il risultato. Ma la sua parte fu una delusione, soprattutto perché doveva interpretare la morte di un cigno, una morte che durava solo tre minuti.

 

COMICO Mizzica, dopo tanta fatica m'aiu accuntintari di sta patti, mah va beh priparamuni.
Accidenti, dopo tanta fatica, mi tocca accontentarmi di una parte così piccola? Ma diamoci da fare!

    

Mentre si guardava allo specchio canticchiava da solo:

 

COMICO Chi sugnu beddu, ma chi sugnu bravo! Comu mi sta beddu 'stu costumi, ma uora vi fazzu avviriri iu.
Incredibile quanto sono bello e sono bravo! E come mi sta bene questo costume! Ma adesso vi faccio vedere io.
REGISTA Dai muoviti tu, vieni! Ricordati che hai solo 3 minuti per morire!

 

L’attore si preparò con le ultime cose da mettere: piume, becco e tanto altro prima di essere proprio pronto. Ma si sentiva deluso lo stesso, per quello che gli stava succedendo.

 

REGISTA Vai in scena, tocca a te!
COMICO Nun s'havi a proccupare, vossia. Comu lei mi cummanò, iu fazzu… fossi…
Non abbiate timore, vossingnoria. Come voi mi avete comandato io farò … forse…
REGISTA Cos’hai detto?
COMICO  Nnenti nenti … ahahahahah!

 

Si abbassarono le luci, si intravide un bellissimo cigno dentro un lago, sotto un cielo stellato. Era spettacolare! Però doveva morire. Ma lui, in un lampo, pensò di non fare quello che doveva fare.

 

CIGNO Allustrissima genti ca siti ca stasira, a viriri stu pouru cignu moriri, a voi tutti ca siti beddi e allicchittiati, iu cu sugno? … u sapiti … ?!?
Illustrissimi signori, che siete qui presenti questa sera per vedere morire questo povero cigno. A voi che siete belli, vestiti e acconciati così bene, io chi sono? Lo sapete?
PUBBLICO Chi sei? Chi sei?
REGISTA Disgrazziatu, chi stai cumminannu, esci! Esci!!!
Disgraziato, cosa combini? Esci di scena!
CIGNO  Tu statti mutu, chistu eni u me mumentu e 'nzoccu costa e costa, ora vu fazzu aviriri iu cu sugnu!!
Tu stai zitto. E' giunto il mio momento e, qualsiasi cosa costi, adesso vi faccio vedere chi sono.
PUBBLICO Dai cigno, sbrigati a morire, ora basta!

 

Cominciarono fischi, insulti e molto altro. Chiamarono pure i buttafuori, la polizia per difenderlo dal pubblico. Dalla platea, sul palco arrivava di tutto perché era più di mezz’ora che parlava, cantava e ballava … e tutti erano stufi.

 

CIGNO Chi sugnu beddu! Ma chi sugnu bravu! Ma chi ci possu fari, se sugnu u megghiu!
Quanto sono bello, quanto sono bravo! Mi spiace per gli altri, ma non posso farci nulla. Sono proprio il migliore.
REGISTA il meglio tu? tu … sei una nullità! E non ti farò mai più lavorare!
CIGNO  Nun mi 'nteressa, intanto vu staiu faccienu avviriri iu
Non m'importa! Per il momento, vi sto facendo vedere chi sono io!

 

Alla fine lo trascinarono con queste parole giù dal palco, e sotto le botte di tutti quelli che fece arrabbiare, lui rideva, era felice e non sentiva il male.

 

CIGNO Mizzica ma struppiarru, sugnu tuttu ruttu ma m'addivirtì, ni valeva a pena … ahi ahi ahi … disgrazziati … ahi ahi ahi … !!!
Maledizione. Mi hanno conciato proprio male. Sono tutto rotto, ma mi sono divertito, gliel'ho fatta vedere. E ne è valsa la pena, ahi, ahi… disgraziati.

   

Fu così che per essere egoista, pensando solo a se stesso, e per avere fame di essere riconosciuto, arrivò a non pensare agli altri, rovinando se stesso e lo spettacolo, con tutto quello che lo circondava nel suo essere.

Ma se ne fregò… beh, veramente, non si sa!