Le urla del bullo

 

Jonathan Setaro e Andrea Mammana

10-11-2009
 

Il problema dei bulli in Italia va diventando sempre più serio. Sempre più spesso i bulli delle scuole diventano poi i bulli del carcere.  La necessità di questi ragazzi è quella di appartenere a un gruppo. Questo è dovuto alla forte difficoltà di relazione con gli altri, forse conseguente a genitori poco presenti o troppo assilanti. A questo reagiscono con le loro rigide regole di incutere paura e omertà assoluta, facendo subire a ragazzi più o meno normali i loro soprusi.

Io non mi sento un bullo, non ho mai sofferto il fatto di non esserlo, non provo piacere a schiacciare gli altri per innalzare il mio ego! Se dovessi però immedesimarmi in uno dei bulli che ho conosciuto, andrei a ricercare soprattutto i motivi per cui questo compagno di sventura si impone con la violenza. Credo si tratti di una persona che ha avuto problemi che non dipendevano solo da lui e che tuttora non è in grado di risolvere. Ci prova imponendosi sugli altri con aria dura, spesso urlando, perché la sua paura è di non essere ascoltato.