Dopo il workshop |
Damiano, Lucia, Marta | 12-03-2006 |
Quando vi ho visti mi avete dato felicità perché ho visto che c’era amicizia e felicità in ognuno di voi, ho capito che anche le persone definite più cattive hanno bontà dentro di loro.
Tutte le persone hanno voglia di vivere ed in voi ne ho vista molta, con una grande voglia di ricominciare, di riprendere a far girare quella lancetta dell’orologio che s’era fermata.
Grazie a voi ho anche capito che le punizioni date non sono contro di me, ma servono per farmi ragionare e pensare su come vivere la vita.
Concludo semplicemente salutandovi e ringraziandovi della vostra testimonianza e dicendovi in bocca al lupo.
Damiano
Queste sono le cose che mi sorgono nella mente ripensando al carcere.
Il Bianco
Il Verde
Sbarre Bianche
Numeri Romani
Un ampio spazio circolare da dove partono corridoi
Luce soffusa, Un forte odore di fumo, una ventata che ti travolge fin dall’entrata che si intensifica sempre di più, penetra nelle narici, rimane sui vestiti, muovendo il ricordo.
Credo che ogni volta che i miei indumenti avranno quell’inconfondibile odore, mi ricorderò di questi giorni, delle conoscenze che ho acquisito, delle sensazioni forti che mi ha provocato il venire a contatto con ciò che mi era sconosciuto, ovviamente ora non posso dire di conoscere, ma di iniziare a conoscere.
Credo che questi giorni mi spingeranno a volerne sapere sempre di più.
Avrei voluto parlare con più persone, conoscere più persone, più piccole storie, piccole esperienze di vita che fanno di un uomo e di una donna quello che sono.
Grazie, Lucia
Prima di questa uscita avevo visione “finta” del carcere, molto astratta.
Dopo l’incontro con voi qualcosa è cambiato.
forse perché, pensando a detenzione e detenuti, avrò in testa le vostre facce, i vostri pensieri, non più delle sbarre vuote.
Voglio impegnarmi a parlare di voi, persone, nel mio clan, perché possiate in qualche modo essere più liberi, più fuori…. quindi sentite sempre che qualcuno vicino a voi c’è!
Marta