Il primo torneo di palla ovale della contea

Bilbo Baggins una mattina si svegliò, scese dal letto e si preparò una buona tazza di thé, del pane e miele, delle frittelle e delle uova. Quando ebbe finito andò su una collinetta a vedere giocare dei bambini, fumando la sua pipa e facendo dei piccoli cerchi di fumo che si ingrandivano sempre di più. Bilbo, man mano che osservava i bambini, si accorgeva che quei giochi li allenavano a diventare bravi guerrieri.

Ma essendo la natura degli Hobbit mite, Bilbo pensò che sarebbe stato meglio organizzare un gioco che li aiutasse a diventare bravi cittadini.

Tornando a casa, immaginò un gioco che consisteva in due schieramenti che si contendevano una palla fatta di pancia di pecora. Lo scopo del gioco era di proteggere la palla portandola fino alla meta.

Le regole di questo gioco permettevano di passarsi la palla di mano in mano, per questo motivo si preferì che la palla fosse ovale. Il passaggio poteva essere effettuato solo all’indietro; mai in avanti, a meno che non la calciavi, ma in questo modo, proprio per la forma ovale della palla, non saresti mai stato sicuro del rimbalzo.

In un primo momento Bilbo pensò di andare in visita agli altri villaggi della contea per proporre la sua idea, ma essendo un Baggins si avvalse del suo carisma per invitare i capi dei sei villaggi a casa sua per un banchetto. In quella occasione avrebbe presentato la sua idea e avrebbe cercato di convincerli a partecipare al primo torneo di palla ovale della contea.

Con questo grande evento Bilbo desiderava essere ricordato nella storia degli Hobbit. Tutti i sei capi aderirono con entusiasmo, tranne uno che chiedeva che il torneo fosse ricordato con tutti i nomi dei capi e non solo quello di Bilbo Baggins. In un primo momento la cosa mandò su tutte le furie Bilbo, che voleva soltanto il suo nome a ricordo. Subito però si rese conto dell’importanza della partecipazione degli altri per la realizzazione dell’evento e quindi convenne di chiamarlo semplicemente “Primo torneo di palla ovale della contea”

Altre notizie
dall'Officina della 4°S