Il Rugby e il Mito di Sisifo |
Angelo Aparo | 02-03-2013 |
Con Marco Beretta ci siamo conosciuti all’inizio dell’anno scorso. Il ponte fra di noi era stato suo figlio Simone, membro del Gruppo Trsg nel carcere a Bollate. Per seguire il figlio, Marco ha voluto conoscere il gruppo a fondo, ha partecipato ai nostri incontri per la prevenzione nelle scuole, ha assistito a qualche rappresentazione del Mito di Sisifo e a qualche concerto della Trsg.band con le canzoni e i personaggi imperfetti di Fabrizio De André.
Marco è un imprenditore, ha una società che si occupa di prodotti parafarmaceutici (IRIMEDI) e ama il rugby tanto da stendere nel giro di 10 minuti chiunque lo ascolti… e da averne fatto un progetto per il carcere di Bollate. Ma i valori cui lui e tutti gli amanti del rugby si ispirano lo hanno motivato verso la squadra del Gruppo della Trasgressione. Lui dice che il rugby e il nostro gruppo hanno molti elementi in comune e la cosa sembra confermata dalla canzone che Francesco Capizzi, un giovane pilastro del Gruppo Trsg, ha partorito in onore all’incontro che abbiamo avuto due settimane fa nel carcere di Bollate fra i dirigenti dell’ASR Milano, il direttore del carcere di Bollate dott. Massimo Parisi e il Gruppo della Trasgressione.
L’esperienza di Marco Beretta come imprenditore e la sua determinazione ci hanno dato il coraggio per cimentarci nell’obiettivo cui da anni tutto il gruppo puntava: mettere in piedi una cooperativa con la quale il Gruppo della Trasgressione potesse abbinare la stanza della riflessione (questo è per noi il carcere nelle ore in cui si riunisce il gruppo) con l’avventura lavorativa in una realtà in cui tentare di vivere da cittadini e non da ex detenuti a rischio di recidiva. A fare da collante fra le due cose: progetti di confine fra dentro e fuori, creatività e senso della squadra.
Con Patrizia hai invece parlato della prossima rappresentazione del Mito di Sisifo. Il nostro investimento sul mito di Sisifo è nato oltre due anni fa, quando abbiamo visto che le vicende del personaggio mitologico e il suo famoso masso riguardano noi tutti e permettono ai detenuti di parlare con se stessi più facilmente di quanto essi possano fare negli incontri con gli psicologi in carcere.
Patrizia Inzaghi è la responsabile per il nostro gruppo del rapporto con le scuole e con i teatri, dove (anche con lo scopo di prevenire bullismo e tossicodipendenza) molto spesso la rappresentazione di Sisifo viene seguita da un teatro forum e dalle comunicazioni personali dei detenuti che hanno appena dato voce ai personaggi del mito.